'Fui giovane e felice un’estate, nel cinquantuno. Né prima né dopo, quell’estate. E forse fu grazia del luogo dove abitavo, un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sperone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra le due metà, a far da pacieri, e nuvole in cielo da un campanile all’altro, trafelate come staffette dei Cavalleggeri del Re…Che sventolare, a quel tempo di percalli da corredo e lenzuola di telo di lino per tutti i vicoli delle due Modiche, la Bassa e la Alta; e che angele ragazze si spenzolavano dai davanzali, tutte brune. Quella che amavo io era la più bruna.'
( Gesualdo Bufalino)
Fondata dai siculi nel 1250 a.C., subì le dominazioni dei greci, romani, bizantini, arabi.
Il periodo di maggior splendore,sia artisticamente che culturalmente, Modica lo ebbe nel 1296 quando divenne Contea sotto il conte Manfredi di Chiaramonte, tanto da meritare nel XV sec. l’appellativo di “Regnum in regno”, mentre i suoi conti godettero dell’alto privilegio di emanare leggi proprie e di battere moneta.
Ricostruita dopo il terremoto del 1693, conserva, ancor oggi, le bellezze di un passato illustre e per questo è diventata bene dell’ UNESCO e patrimonio dell’Umanità.
Numerosi sono i palazzi patrizi,le meravigliose chiese e gli interessanti musei che si possono visitare:
il Duomo di San Giorgio, patrono di Modica Alta, si rivela al visitatore con la sua monumentale scalinata di oltre 250 scalini. Edificato nel XI sec. e danneggiato dal terremoto del 1693, venne ricostruito nel corso del '700 nell'attuale stile barocco;
il Castello dei Conti che, posto su uno sperone roccioso, domina la città bassa; la casa natale del poeta Salvatore Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura; la Chiesetta rupestre di San Nicolò Inferiore, risalente al XII sec. e scoperta nel 1987, al cui interno si possono ammirare affreschi di stile bizantino;
il Duomo di San Pietro, patrono di Modica Bassa, ricostruito in stile tardo barocco; ubicato all'interno del Palazzo della cultura è il Museo Civico 'Franco Libero Belgiorno' con interessanti reperti archeologici risalenti ai periodi castellucciano e stentinelliano, oltre che testimonianze del periodo greco e latino;
la Chiesa di Santa Maria di Betlem, costruita sulle rovine di quattro chiese conserva un Presepe del 1882 in terracotta di Caltagirone; la Cripta cinquecentesca dei Domenicani; Palazzo Polara; Palazzo Tommasi Rosso; Palazzo Grimaldi; il Museo Campailla, dal nome del famoso scienziato e filosofo modicano Tommaso Campailla che inventò le cd. 'botti' per la cura della sifilide (1698); il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari 'S.A.Guastella', all'interno dell'ex convento dei Padri Mercedari, che propone perfettamente ricostruite, botteghe artigiane con arredi ed attrezzi originali ed una casa contadina (massaria) tipica delle campagne modicane.
E molto altro ancora . . . . . . . . . .